ISO NO NAMI DŌJŌ |
L'Iso no Nami Dōjō viene realizzato ad Ascoli Piceno nel 1996 da Costantino Brandozzi con l'intenzione di creare un luogo specifico per lo studio delle Nihon Koryū, le antiche arti marziali giapponesi (le arti dei Samurai), proseguendo quanto già avviato dai primi anni '80 in seno alla ASD KARATE CLUB ASCOLI PICENO, ma con una strutturazione più tradizionale. Il dōjō, non una palestra, ma un luogo ove avvicinarsi alla cultura marziale giapponese e mettersi in gioco in prima persona, con mente e corpo, da soli o insieme ad altri "viandanti": dō, via, percorso, morale, insegnamenti, metodo; jō, luogo.
Le koryū studiate sono:
- Hōki Ryū: iai
- Katayama Ryū: iai kenjutsu, kogusoku
- Tenjin Myōshin Ryū: heihō (jūjutsu)
- Fūden Ryū: sōjutsu (lancia)
Per le koryū l'Iso no Nami Dōjō segue l'insegnamento dei maestri giapponesi Kumai Kazuhiko hanshi 8° dan (iai), Wada Yuji sensei 6° dan (iai, kenjutsu), Prof. Nakashima Atsumi sensei (kogusoku, jūjutsu), Nakada Takeo 14° sōke (sōjutsu) con i quali mantiene costanti rapporti sia in Giappone che in Italia.
L'Iso no Nami Dōjō si fregia del mon "maru katabami" in segno di gratitudine e rispetto nei confronti di Kumai sensei, che gli ha attribuito il nome di un fondamentale principio del Katayama Hōki Ryū.
Mon ed inkan dell'Iso no Nami Dōjō
L'Iso no Nami Dōjō, sala privata, è in Via Oberdan 44 - 63100 Ascoli Piceno - Italia.
Oltre che nella sede propria, l'Iso no Nami Dōjō opera anche presso la Palestra Comunale di Atletica Pesante, in Via De Dominicis 1, Ascoli Piceno, grazie agli spazi concessi a titolo gratuito dall'ASD Karate Club Ascoli Piceno,
Per informazioni: tel. 333.2394548 - em@il: costantino.brandozzi@tin.it
L'Iso no Nami Dōjō è anche su
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(nella foto, in primo piano Kumai Kazuhiko sensei; in secondo piano Costantino Brandozzi)
Costantino Brandozzi nasce ad Ascoli Piceno, ove attualmente risiede, il 16 febbraio 1958.
Inizia nel 1973, sotto la guida del M° Vincenzo Scacchia, la pratica del karate Wadō Ryū che approfondisce in seguito con i Maestri Toyama Yutaka 7° dan (negli anni '80), Suzuki Tatsuo 8° dan (dal giugno 1990 al marzo 1991), Shiomitsu Masafumi 8° dan e Otsuka Hironori Jiro 10° dan fino al 2002. Nel 1985 pubblica il libro "Wadō Ryū karatedō: kata Jitte, Rohai" edito dalla Nuova Editrice Spada di Roma.
Nei primi anni '80 conosce il Maestro Kumai Kazuhiko (8° dan) che lo avvia allo studio dello iaidō Hōki Ryū e lo introduce negli anni successivi alla conoscenza della cultura tradizionale giapponese delle koryū.
Studia il kenjutsu Tenshin Shoden Katori Shinto Ryū di Sugino Yoshio, dapprima con Hatakeyama Goro (9° dan), poi con Sugino Yukihiro (9° dan), dal quale, nel febbraio del 2002, riceve il grado di 3° dan; la scuola è attualmente accantonata.
Dopo un primo approccio nel 2000 a Roma in occasione della manifestazione Butokusai Italia, si dedica alla pratica dell'antica scuola di lancia Fūden Ryū, completando nel tempo lo studio dei quattro livelli tecnici con l'attuale 14° caposcuola M° Nakada Takeo, che a giugno del 2010 lo introduce nelle tecniche okuden in cui la la lancia combatte contro la spada.
Nel 2002, ad Iwakuni, conosce e diventa allievo di Nakashima Atsumi, medico chirurgo, 10° sōke del Katayama Hōki Ryū kogusoku (metodo di lotta dei samurai, da lui ricostruito sulla base degli antichi documenti familiari) che a giugno del 2010 gli conferisce il diploma di "menkyo", la licenza di insegnamento di questa antica specialità.
Sempre nel 2002 conosce per la prima volta il Maestro Niwata Yoshiho, hanshi 8° dan, titolare del Shinbukan Dōjō di Osaka, con il quale studia i kata fondamentali di iai della scuola Hōki Ryū. Nel secondo incontro avvenuto nel 2005 Niwata sensei gli insegna le azioni basilari del kenjutsu della Katayama Ryū, chiamate "ōhen hakkyoku".
Morto Niwata sensei e chiuso il Shinbukan Dōjō, Brandozzi prende contatti e studia con l'erede di Niwata sensei, Wada Yuji sensei che in occasione di due incontri avuti nel 2011 (marzo e novembre) gli insegna le tecniche di kenjutsu/iai della scuola Katayama Ryū (ōhen hakkyoku, iai hakkyoku hen, tono mono); altri allenamenti nel maggio 2012 e del 2013 (iaidai omote ura gokajo) hanno permesso di consolidare e completare il programma appreso.
Nel mese di Maggio 2013, in Giappone, partecipa alla costituzione della Associazione internazionale "Shinbu-no-Kai" con quartier generale ad Osaka, per la diffusione della Katayama Ryū secondo gli insegnamenti di Niwata sensei
Con Nakashima sensei studia anche il Tenjin Myōshin Ryū heihō, scuola antica di jūjutsu derivata dal Katayama Ryū, ma praticata dalle classi sociali non militari, molto simile al karate poichè il 70% delle tecniche consiste in colpi (atemi) ai punti vitali del corpo (kyusho). Nel mese di Novembre 2011 riceve da Nakashima sensei il titolo di "shike" di 58° generazione, maestro della scuola, che lo abilita, unico occidentale, all'insegnamento e nel Maggio 2012 il grado Menkyo Kaiden, massimo livello conseguibile, con la consegna dei tre documenti ufficiali della scuola.
Nell'ambito del riordino dei gradi nella scuola Hōki Ryū Nakazono-ha iaidō il Maestro Kumai ha insignito Costantino Brandozzi del rango di Jōden, (corrispondente al 7° dan) e di Shihan (al titolo di professore).
Infine, da Nakashima sensei ha appreso le tecniche di altri due antichi sistemi di combattimento, l'Asayama Ichiden Ryū taijutsu (Chi no maki) ed il Chishin Ryū hakuda, che non sono più praticati per dedicare maggior impegno allo studio ed alla diffusione del Tenjin Myōshin Ryū e della Katayama Ryū.
Periodicamente effettua viaggi di studio in Giappone per approfondire la conoscenza delle discipline praticate. Su autorizzazione del Museo Chōkokan di Iwakuni ha tradotto in italiano alcuni documenti familiari (densho: Tōryū Isshiden Mokuroku, Tōke Sōden Unun, Heisō Jirinden Furoku) della scuola Katayama.
Inoltre ha tradotto dal giapponese altre opere di interesse marziale che, coperte da copyright, sono consultabili e scaricabili gratuitamente dai seguenti archivi internazionali:
Attualmente Costantino Brandozzi ha la qualifica di Insegnante Tecnico Maestro con i seguenti gradi:
Jōden e Shihan di Hōki Ryū Nakazono-ha iaidō e Menkyo di Katayama Hōki Ryū kogusoku; 6° dan di Nihon-den koryū jūjutsu e iaijutsu con la associazione giapponese Koryū Bujutsu Rengokai (presidente onorario il M° Nakashima Atsumi); Menkyo Kaiden di Tenjin Myōshin Ryū, 58° generazione; 3° dan di Fūden Ryū; 3° dan di Katori Shinto Ryū Sugino-ha; Maestro 6° dan di karate ed insegnante federale di difesa personale MGA 3° livello con la Fijlkam-CONI.
Nel 2019 ha conseguito il riconoscimento del VII Livello EQF (European Qualification Framework) in "Arti Marziali Giapponesi".
E' insignito delle onorificenze nazionali:
- Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana;
- Stella al Merito del Lavoro, Maestro del Lavoro, della Repubblica Italiana;
- Palma di Bronzo al Merito Tecnico del C.O.N.I.
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Elenco aggiornato degli yūdansha dell'Iso no Nami Dōjō e dei dōjō collegati:
Cognome | Nome | Hōki Ryū Nakazono-ha | Fūden Ryū | Tenjin Myōshin Ryū |
Katayama Ryū kogusoku |
---|---|---|---|---|---|
Brandozzi
|
Costantino
|
Jōden Shihan
|
3° dan
|
Menkyo kaiden
|
Menkyo
|
Bacilieri
|
Marco
|
Shoden
|
-
|
-
|
|
Castelli
|
Emidio
|
Shoden
|
-
|
-
|
|
Castelli
|
Marco
|
Chūden
|
1° dan
|
-
|
|
Ceci | Elisabetta | - | - | Shoden - 1° dan | |
Citeroni
|
Mirko
|
Shoden
|
-
|
Jōden - 3° dan
|
|
Dagnino
|
Maurizio
|
-
|
1° dan
|
-
|
|
D'Angelo
|
Lorenzo
|
Shoden
|
-
|
Chūden - 2° dan
|
|
De Fraia Socci
|
Manlio
|
Shoden
|
-
|
-
|
|
De Viti
|
Gianni
|
Shoden
|
-
|
Chūden - 2° dan
|
|
Esposto
|
Luca
|
Shoden
|
-
|
Jōden - 3° dan
|
|
Facchetti | Igor | - | - | Shoden - 1° dan | |
Gaeta | Massimo |
-
|
-
|
Chūden - 2° dan
|
|
Lori
|
Vincenzo
|
Chūden
|
1° dan
|
Menkyo - 4° dan
|
|
Mariani
|
Gianfranco
|
Shoden
|
1° dan
|
-
|
|
Marinelli | Alessandro |
-
|
-
|
Chūden - 2° dan | |
Modonesi | Silvia | - | - | Shoden - 1° dan | |
Pagnoni
|
Mauro
|
Shoden
|
2° dan
|
Menkyo - 4° dan
|
|
Pantaleoni
|
Alessandro
|
Chūden
|
-
|
-
|
|
Paoletti
|
Giuseppe
|
Shoden
|
2° dan
|
-
|
|
Paolini | Lorenzo | - | - | Chūden - 2° dan | |
Piermarini
|
Alessandro
|
Shoden
|
-
|
Shoden - 1° dan
|
|
Quaresmini | Lorenzo | Shoden | - | Shoden - 1° dan | |
Raimondi |
Silvio
|
-
|
2° dan
|
-
|
|
Raspatelli
|
Michelangelo
|
Shoden
|
-
|
-
|
|
Romagnoli | Stefano | Shoden | - | - | |
Salvetta | Danilo |
Shoden
|
-
|
-
|
|
Scholles | Volker | - | - | Chūden - 2° dan | |
Tibolla
|
Massimo
|
Shoden
|
-
|
-
|
|
Valentini | Dario | - | - | Shoden - 1° dan | |
Vernelli
|
Stefano
|
Chūden Kyōshi
|
-
|
Menkyo - 4° dan
|
|
Voicu
|
Alexandru Stefan
|
Chūden
|
-
|
-
|
|
Zazzetti
|
Valerio
|
-
|
-
|
Shoden - 1° dan
|